mercoledì 26 settembre 2007

SI SCOPRONO SEMPRE NUOVE COSE...


...e io sono sempre l'ultima a saperle..a quanto pare, da ieri, la mia compagnia di teatro non esiste più....allora partiamo dal presupposto che...ok eravamo in 9 e dopo l'ultima riunione sociale siamo rimasti in 3 sopravvissuti e un regista...ma 3 non é 0? Eccheccazzo. Tre= 1+1+1 entità che hanno voglia di continuare...ok Giovanni il nostro regista é smonato perché credeva che il suo cammino lo avrebbe proseguito con tutti ma mollare così proprio non mi va.


Odio quando si sciolgono i gruppi...lo odio proprio...ma una volta ho detto a qualcuno a cui tenevo molto che lasciare una strada e intraprenderne un'altra sconosciuta non deve essere un motivo di tristezza e sconfitta ma deve alimentare una curiosità morbosa e creativa nei confronti del futuro.


Io predico bene ma razzolo malissimo. Ogni anno bene o male la compagnia ha cambito membri...prima o poi ognuno prende una sua strada personale in cui tu magari non ci sei..e ogni volta che qualcuno andava mi deprimevo perché la mia "teatro famiglia" in un qual modo aveva divorziato con qualcuno.


E poi che ansia quelli nuovi che arrivano...devi fare il simpatico anche se ti sta in culo che qualcuno abbia preso il posto di un altro con cui hai condiviso ore, giorni, minuti, emozioni...


E ricomincia da capo, fai amicizia di nuovo, fatti conoscere ecc. ecc. ecc...che palle...


E' che dopo anche quelli nuovi divantano amici e ci dividi le ore, i giorni, i minuti, le emozioni, ti racconti le cose della vita e ti accorgi che anche il nuovo può avere una quintalata di sfiga sulle spalle proprio come te. E allora ci si riconosce come esseri umani e ci si riconosce anche come parte di una nuova inedita famiglia. E ringrazi il cielo o il fato o chicchessia per averti fatto incontrare quelle persone, per averti fatto scegliere di iniziare un'avventura col teatro pur avendo alle spalle solo una carriera come albero alla recita della medie.


E ti senti fighissimo perché dentro sai che nonostante tutto la tua vita ha incrociato e ha lasciato un segnetto nella vita di qualcun'altro.


E se chiudi gli occhi ricordi di quanto ti sei sentito vivo.


Rinunciare a volersi sentire ancora vivo...é quello che mi uccide.


eli


2 commenti:

Anonimo ha detto...

"ma una volta ho detto a qualcuno a cui tenevo molto che lasciare una strada e intraprenderne un'altra sconosciuta non deve essere un motivo di tristezza e sconfitta ma deve alimentare una curiosità morbosa e creativa nei confronti del futuro.
Io predico bene ma razzolo malissimo."

parole tue.. e dov'eri quando davvero ti si è presentata l'occasione di intraprendere una strada nuova chiamata professionismo? dov'eri quando la morbosità avrebbe dovuto spingerti verso il futuro?

sotto quale sottana hai celato i tuoi sogni?

talvolta occorre fare il passo più lungo della gamba per accorgersi che è necessario saltare.. e vivere quel momento soffuso che unico e meraviglioso ti permette di sollevare da terra entrambe i piedi, e volare.

nessun esser "ultima". non è una gara e se per numeri si parla sei la prima ad aver saputo che senza gli attori uno spettacolo non può proseguire. sfortunatamente il teatro si basa su una forza endemica e sinergica. come può un qualcosa nato per nove, riuscire a rimodellarsi su tre?

io non desidero tutti. io voglio chi è capace di saltare!

giovanni

eli ha detto...

dov'ero? ero lì a dire il mio punto di vista e mi sembrava che alla fine si fosse optato per proseguire insieme per gettare le basi per un impegno futuro.
E sono stata l'ultima a saperlo perché io ero rimasta che dovevamo mettere i cartelloni in giro per i provini e sapevo che tu stavi cercando una nuova sala prove che ci desse più disponibilità. Poi ti scrivo e scopro che hai mollato.
Lo so che sodoma è da nove attori e non si può fare in tre ma non c'é scritto da nessuna parte che non si possa creare uno spettacolo nuovo. E poi le fiabe....
Insomma Jo se ne parliamo a voce é meglio.

ciao eli