martedì 25 marzo 2008

A MALI ESTREMI ESTREMI RIMEDI


Le nottatissime: rincasata tardi. Bevuto un po'. Gatto che mi tormenta i capelli. Senso del dovere che mi spinge ad andare dritta sotto le coperte senza guardare film. Accendo la musica, metto un cd dei Notwist, il solito. Mi butto. Tre secondi dopo mi alzo e decido che se guardo un film magari mi addormento prima. Ritento quindi di mettere finalmente fine alla visione di Elizabeth. Okkkkkkei tutttttttto ooooookkkkkkei. Ho pensato che fosse bello dormire accanto ad una cosa pelosa che non fosse Muschio(cit.) quindi ho permesso a Gatto Piccolo di restare in camera e di conseguenza ho lasciato un po' aperta la porta finestra. Freddo bestia. Gatto rompimaroni non mi ha fatto chiudere occhio. Sono andata a dormire con una sensazione mista ubriachezza angoscia terrore. Tachicardia. Stamttina quando mi sveglio idem. Mi preparo una caffettone e stranamente sono in perfetto orario. Carico su le mie pupe(mamma e nonna) e vado dritta verso l'ufficio tutta bella lanciata. Quello che avevo da fare l'ho fatto ma ho come una sensazione di insoddisfazione riguardo al fatto che devo mette ordine al mio disordine mentale. Io ho una scrivania perfetta ma nella mia testa ci sono tante di quelle stranezze annuvolate che neanche mister muscolo insieme al drago pulisan riuscirebbero a sistemare.
Torno a casa con un giramento di c......i che non riesco ad identificare. Ed é proprio questo il mio problema. io odio quando sto così peché non mi piace vedermi così non mi apice guardarmi allo specchio e non trovo piacere a fare nessuna cosa. Odio non riuscire a capire perché. sicuramente la stanchezza ha un suo peso però mi sento un po' come quando l'anno scorso i pianeti lenti gravitavano nel mio segno e io mi sentivo alla ricerca di una risposta suprema a tutte le mie domande...una risposta placebo che avrebbe placato tutti i dolori. Mi sento come se qualcosa mi sfuggisse...forse sta arrivando il momento. Forse è arrivata l'ora di ascoltare il buon caro Rob Brezny....i tempi sono maturi per saltare l'abisso. E dopo aver saltato, voltarsi indietro e vedere che era un fosso. Ci vuole un bel coraggio.

eli

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